Nel recente rapporto 2024 di ANIASA, viene videnziato come il prodotto auto sia aumentato negli ultimi due anni nei paesi UE del 34%, il che ha reso l’utilizzo del prodotto auto maggiormente oneroso. Pertanto, il rischio reale è che i produttori cinesi siano pronti a colmare questi divari, produttivi e di mercato, che si stanno accumulando sempre più. Se a tutto ciò aggiungiamo un invecchiamento del parco accompagnato da una crescita numerica delle vetture. Si stima che circa 41 milioni di auto siano attualmente in circolazione, con un incremento di 700.000 unità rispetto all’anno precedente. Una situazione che porta l’Italia ad avere uno dei rapporti autovetture/popolazione più alti in Europa, con 693 auto ogni 1.000 abitanti, un indice in aumento rispetto al passato. E oltre 10 milioni di autovetture sono di classe ante Euro 4.
E’ quasi matematico che molti scelgano il servizio di noleggio a lungo termine anzichè la proprietà del veicolo. Infatti, l’auto a noleggio ha registrato un boom nel 2023, con un giro d’affari in crescita del 23%, il che ha portato a consolidare la quota di presenza del 30% sul mercato italiano, con un ruolo crescente di privati e flotte commerciali.
Il presidente Alberto Viano elenca i dati. “La flotta arrivata a 1,3 milioni di unità, record immatricolazioni a quasi 530mila, 30 miliardi di km l’anno e un fatturato in crescita, a 14 miliardi” e mette l’accento sui nodi, a cominciare dalla “questione” fiscale, con la proposta di allineare l’Italia all’Europa (limite deducibile a 26mila euro e deducibilità all’80%). La parte del leone continua a farla il noleggio a lungo termine, una immatricolazione su quattro in Italia, cresciuto del 23% nel 2023. «In questa situazione – dice Viano – sarebbe più utile per sostenere il mercato dell’elettrico una fiscalità più vantaggiosa piuttosto che incentivi annunciati ma non ancora liberati».
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