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L’entusiasmo manifestato per i veicoli elettrici, alimentato dagli incentivi dei vari Paesi e dal clima ecologista esasperato, si sta lemtamente ma inesorabilmente spegnendo. Questo non significa che il veicolo elettrico sparirà dallo scenario della mobilità, ma si collocherà nella sua naturale nicchia di mercato, più congeniale per le  caratteristiche tecniche e i suoi attuali limiti di autonomia, tempi di ricarica e infrastrutture.
Dopo solo qualche anno i possessori di veicoli elettrici si stanno accorgendo che tutti i benefici reclamizzati, per spingere all’acquisto, sono effimeri se non addirittura contrari alle aspettative.
Ci riferiamo ai costi di manutenzione e riparazione  che facevano intendere un risparmio sostanziale a favore del veicolo elettrico, in quanto con meno parti meccaniche. Con il crescente numero di veicoli elettrici in circolazione, il quadro diventa più sfumato. Tradizionalmente, i veicoli elettrici hanno costi iniziali più elevati rispetto a quelli con motore a combustione interna, tuttavia, questo è spesso compensato da minori costi di carburante e manutenzione nel lungo periodo. I veicoli ICE (a combstione interna), alimentati a benzina o gasolio, sono storicamente più costosi da gestire a causa delle fluttuazioni dei prezzi del carburante, mentre i veicoli elettrici che inizialmente hanno offerto risparmi significativi, oggi registrano un costo crescente dell’elettricità.
I veicoli elettrici tendono ad avere una minore usura di componenti quali pastiglie dei freni, filtri dell’olio e candele, semplicemente perché sono privi di molte di queste parti e, in realtà, i componenti più comunemente sostituiti nei veicoli elettrici sono i filtri antipolline, lampadine, tergicristalli e il liquido dei freni.
Anche gli pneumatici svolgono un ruolo importante in questo confronto. I costi sono maggiori del 15%, tuttavia, gli pneumatici specifici per EV, progettati per resistere a un peso e una coppia maggiori, tendono a durare più a lungo.
La riparazione  di un’auto completamente elettrica a seguito d’incidente, costa circa il 25% in più rispetto a un’auto equivalente con motore a combustione interna; costi più elevati che sono in parte dovuti alla tecnologia complessa e alle batterie costose dei veicoli elettrici, mentre per i veicoli commerciali leggeri, qesta cifra sale ulteriormente al 55%.  Inoltre, la carenza critica di operatori qualificati potrebbere incidere anch’essa sui costi e limitare la disponibilità dei servizi di manutenzione.
Come abbiamo visto, vi sono pro e contro, sotto laspetto economico, per entrambe le categorie di veicoli. Rimangono però le limitazioni per i veicoli elettrici nella mobilità a lunga percorrenza e nei costi di acquisto, a fronte di una vantaggio sulle emissioni, ma anche qui occorre fare una precisazione se queste vengono calcolate alla produzione di tutte le componenti, compresa la batteria, oppure no.

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