Quadricicli tutti italiani
Il progetto di una vettura per la mobilità e il lavoro cittadino sono la chiave di volta per un settore che in effetti manca nel panorama italiano, quello dei servizi in ambito locale. Le vetturette sono elettriche e a emissioni zero, sono progettate e costruite in Italia nelle strutture di Orbassano e Fabriano, sulla scorta del modello delle kei car giapponesi.
La produzione
Si prevede una produzione a regime, di 4.500 unità con un centinaio di addetti e un investimento totale di 7 milioni. Nei due stabilimenti produttivi si è posta attenzione ai costi di produzione, abbattuti rispetto al settore automotive classico e al riciclo, con utilizzo di alluminio riciclato, acciaio inox proveniente da metalli di recupero, Abs riciclato per i componenti termoplastici e legno recuperato per finiture interne. Inoltre, tutti i componenti sono facilmente disassemblabili, evitando collanti o schiume, per favorire il riciclo a fine vita. La gamma di veicoli include modelli per 2 o 4 persone, oltre a quattro versioni destinate al mondo del lavoro, con componenti italiani a eccezione delle celle delle batterie, di origine cinese.
Buone intenzioni
Per l’ad e dg di Cdp Venture Capital, Agostino Scornajenchi, «il progetto coniuga l’innovazione di un processo produttivo rivoluzionario, la sostenibilità di una mobilità interamente a zero emissioni e il design italiano, a partire da due distretti manifatturieri italiani». La politica industriale regionale, aggiunge il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, «sta intervenendo per rafforzare la competitività territoriale e il contesto imprenditoriale marchigiano è in grado di stimolare nuovi investimenti innovativi come quello di Mole Urbana».