Nel decreto Rilancio i tanto attesi incentivi per il settore dell’automotive che fra tutti è quello che ha subito le maggiori perdite di fatturato, non ci sono stati, anzi se qualcosa è arrivato (poco) riguarda le auto elettriche e ibride. Il tanto atteso rilancio dell’impresa 4.0 pare anch’esso fallito, ancora prima di intraprendere un cammino che sembrava promettente, soprattutto per il mondo dell’auto forte della sua tecnologia avanzata. Tutti in bicicletta e monopattino, per la felicità di bambini, giovani e anziani che non vedevano l’ora di ritornare a giocare. Nell’elenco degli incentivi concessi manca però il “carrellotto” a tre o quattro ruote con sterzo, magari artigianale costruito con assi di legno e cuscinetti a sfera. Scherzi a parte la situazione per il settore è tragica, soprattutto in prospettiva per alcune categorie, non solo per le disposizioni di protezione sanitaria e prevenzione del contagio, ma per una ripresa delle attività che non può essere né importante e né rapida per cui c’è da aspettarsi un periodo prolungato di sofferenza nel quale non si può confidare su incentivi a sostegno del mancato fatturato nel momento che ufficialmente le aziende sono state autorizzate ad aprire.
L’italiano s’inventa sempre qualche cosa e sicuramente cercherà di rimediare allargando la rosa dei servizi resi, limitando (ottimizzando) al massimo le spese, ma nonostante tutto ciò è prevedibile che ritorneremo alla piena attività fra qualche mese se non nel 2021, per essere ottimisti. Patrimoniale permettendo, ma questo è un altro tema.