Stellantis sceglie ACEA
L’addio di Tavares ha innescato una reazione a catena che potrebbe cambiare la strategia di Stellantis e aumentare le chance di modificare le regole di Bruxelles sulle auto inquinanti. Il Consiglio di Amministrazione di Acea ha approvato l’adesione di Stellantis all’associazione, che entrerà a far parte il 1° gennaio 2025.
Stellantis sembra volersi allineare con gli altri produttori e ritiene che Acea sia la piattaforma giusta per “dialogare e sviluppare una comprensione condivisa delle sfide e dei modi per affrontarle insieme”.
Acea a Bruxelles
Luca de Meo, presidente dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea), in conferenza stampa a Bruxelles, ha evidenziato che uno dei grandi problemi del comparto è legato al fatto che l’industria automotive “non è stata ascoltata per anni”. Ed ha continuato, per Acea la “priorità più urgente è rivedere gli obiettivi al 2025 delle norme Ue sul taglio delle emissioni di CO2 per le nuove auto, per avere la certezza da parte della Commissione europea che le case automobilistiche non siano costrette a pagare multe, che potrebbero costare fino a 15 miliardi di euro. A quel punto potremmo sederci con le autorità e discutere di come fare per arrivare al target del 2035”.
In pratica, de Meo propone di:
– Attuare una forte politica industriale dell’UE per rendere il fare impresa più semplice e rapido in Europa;
– Creare le condizioni per una transizione verso la mobilità a zero emissioni, guidata dal mercato e autosufficiente, per auto, furgoni, autobus e camion;
– Ridurre gli oneri amministrativi e semplificare la legislazione.
Acea ha quindi elaborato proposte concrete per un quadro normativo semplificato che allinei meglio la realtà normativa ai cicli industriali:
– Raggruppare i requisiti normativi che influenzano l’industria automobilistica in lotti distinti;
– Regolare il futuro, non il passato, concentrandosi sull’omologazione di nuovi tipi di veicoli;
– Creare un punto unico di contatto o una task force per condurre valutazioni di impatto specifiche per l’industria e test di coerenza delle nuove leggi.
Queste proposte puntano a soluzioni concrete per ridurre gli obblighi amministrativi e di rendicontazione, garantire che la nuova legislazione sia più snella e mirata e semplificare il processo legislativo.