Il decreto Cura Italia consente un risparmio sugli investimenti per campagne pubblicitarie del 30%. L’agevolazione Statale erogata sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione F24, è una delle iniziative che permettono di continuare con le campagne pubblicitarie.
Con le modifiche che erano state apportate a giugno 2019 con il D.L. 28 giugno 2019 n. 59, il bonus pubblicità prevedeva un credito d’imposta pari al 75% della spesa incrementale sostenuta (con un differenziale minimo dell’1% rispetto all’annualità precedente) in campagne pubblicitarie effettuate sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Le modifiche apportate con il DL “Cura Italia” il bonus pubblicità verrà concesso nella misura unica del 30% del valore di tutti gli investimenti effettuati (e non più entro il 75% dei soli investimenti incrementali), nel limite massimo di spesa di 27,5 milioni di euro stabilito ai sensi del comma 3 dell’articolo 57-bis e le nuove domande di prenotazione potranno essere presentate tra il 1° ed il 30 settembre 2020.
Possono usufruire del bonus pubblicità:
- Le imprese;
- I lavoratori autonomi;
- Gli enti non commerciali.
L’ammontare complessivo dell’investimento, anche con le nuove modifiche, deve comunque superare almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sulla stessa tipologia di mezzo d’informazione nell’anno precedente.
Non sono ammesse al credito d’imposta le spese sostenute per altre forme di pubblicità, come ad esempio quelle che riguardando la realizzazione di grafica pubblicitaria, la pubblicità sui social media., i volantini cartacei periodici, la pubblicità su cartellonistica, ecc.