La Commissione UE ha rinviato a data da destinarsi la decisione per l’abbandono dei motori endotermici entro il 2035 per le prese d posizione dell’Italia e di alcuni paesi maggiormente interessati alla tecnologia meccanica. L’elettrico in Italia stenta a decollare, nonostante gli sforzi di creare le infrastrutture necessarie per la ricarica delle batterie. Il nostro paese è troppo coinvolto nella componentistica, che prevalentemente riguarda la meccanica e i motori endotermici, per abbandonare questo comparto che ha prodotto una tecnologia avanzatissima e che, dalle ultime ricerche effettuate, ENI con i biocarburanti prodotti nelle raffinerie di Marghera e Gela, potrebbe dare un grande contributo alla limitazione delle emissioni nocive in atomosfera. Si chiede più tempo, maggiore gradualità e soluzioni alternative per i motori endotermici. L’Europa mira all’elettrico come unica soluzione per il raggiungimento dell’obiettivo finale, ma non discrimina i paesi in grado di fornire tecnologie alternative per raggiungere quell’obiettivo, L’elettrico è l’unica soluzione, senza pensare che in Europa il tutto elettrico è da costruire (riferendoci alle batterie) e che noi non abbiamo le materie prime sufficienti per poter far fronte a questa univoca scelta. Sicuramente la mobilità elettrica non rappresenta, quindi, l’unica soluzione possibile per la riduzione delle emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico, ci sono altre tecnologie e soluzioni disponibili: i biocarburanti, le celle a combustibile e le tecnologie ibride. In sintesi, la mobilità elettrica, anche se è sicuramente una delle soluzioni più promettenti per la riduzione delle emissioni di gas serra non è l’unica senza comportare lo smantellamento di un sistema industriale, ormai diffuso (soprattutto in Europa). Cosi facendo, facciamo solo un grosso favore al sistema cinese. L’elettrico suona bene, ma una rifllessione più profonda dello stato dell’arte, non soddisfa ancora le esigenze di un sevizio efficiente e rapido.
Riprendiamo una simpatica riflessione di Pieraccioni che viaggia su facebook sui veicoli elettrici che a detta dell’attore sono ottimi veicoli, validissimi, ma che hanno ancora troppe limitazioni dovute alla ricarica delle batterie. “Se arrivate a casa di sera con un’autonomia del 20% e dovete caricare la batteria durante la notte, può capitare che vostro “cugino” vi telefoni per dirvi che vostra zia, distante una cinquantina di chilometri, sta molto male e che dovete andare subito da lei, voi rispondete che non lo potete fare perchè la batteria lo permetterà solo al mattino, per cui la zia dovrebbe resistere fino a quell’ora, altrimenti ci si vede per i funerali.
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