Tempo di lettura 2 minutiASCOLTAMIIl MIMIT approva l’utilizzo dei pannelli al grafene in edilizia per il risparmio energetico, grazie al brevetto della start up Esananotech, con il supporto della facoltà di fisica dell’Università di Parma. Lo scopo è quello di utilizzare tecnologie italiane nel piano di Transizione 5.0. In base alle informazioni ricevute, iI, MIMIT sostiene infatti, che l’utilizzo di minime parti di grafene nei pannelli radianti e funzionanti ad energia elettrica, sono in grado di riscaldare gli ambienti con l’utilizzo di bassi consumi di energia elettrica, con una riduzione del 50-60%, senza contare il costo della fornitura e messa in opera che si riduce di circa dieci volte. Nel contempo valuta l’utilizzo del grafene anche nelle batterie per auto elettriche che ne migliorerebbe le dimensioni e aumenterebbe la potenza, almeno secondo il politecnico di Torino che ne sta sperimentando l’utilizzo.
Le batterie a grafene, in combinazione al litio, rappresentano una svolta nel settore delle tecnologie energetiche, per la sicurezza, non sono a rischio incendio e consentono una una vita più lunga (fino a 3 volte di quelle che usiamo ora) con una velocità di ricarica, da 0% all’80%, in soli 8 minuti.
La Cina sta immettendo sul mercato una serie di veicoli elettrici che utilizzano il grafene nelle batterie, anche se la produzione industriale di questo materiale ne limita ancora l’utilizzo su larga scala.
Il futuro di questo materiale, altamente performante in termini di conducibilità termica ed elettrica, è però ormai tracciato.
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