Il fenomeno dei furti auto in Italia segue l’andamento tecnologico dei veicoli e la richiesta del mercato. I veicoli maggiormente ambiti sono ovviamente quelli più facilmente commerciabili, di piccola e media cilindrata, seguono poi quelli maggiormente tecnologici e in particolare i SUV (47% contro il 33 % di tre anni fa). Passato il periodo della pandemia, nel 2022 i furti si sono presto adeguati a quelli del 2019. La classifica delle prime regioni dove il fenomeno è più accentuato sono: la Campania, il Lazio e la Puglia, ma per i veicoli più “sofisticati” (SUV), segue l’area Milanese e Romana. Stando al report 2023 dell’Osservatorio di LoJack, un furto su due riguarda un veicolo SUV, ma sono in aumento anche i furti di veicoli ibridi ed elettrici.
La tecnica maggiormente utilizzata sui veicoli ad alta tecnologia è quella della clonazione della chiave e quindi, senza arrecare danni al veicolo. In Campania, invece, si predilige il furto di auto, solitamente di piccola o media cilindrata, che vengono restituite previo riscatto, mentre in Puglia servono per alimentare il mercato dei pezzi di ricambio.
Nel 2022 le auto più rubate in Italia secondo LoJacK sono: Fiat Panda, Toyota RAV4, Fiat 500, Fiat 500X, Jeep Compass.
Un utile strumento per i cittadini per identificare se un’auto è rubata o meno è attraverso la targa. Se viene notata la presenza di una vettura parcheggiata per lungo tempo è pensabile che possa essere stata rubata. Il Ministero dell’Interno mette a disposizione un’apposita sezione del proprio sito
dove è possibile risalire con la targa o numero di telaio, sia stata oggetto di furto.
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