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ASCOLTAMI
 
Ogni mattina leggendo qualche quotidiano si rimane stupiti come da qualche anno a questa parte si riscontri un decadimento lessicale, una forma letteraria di esporre notizie e fatti a dir poco pressapochista, orientata al sensazionale, utilizzo di termini impropri, per una notizia giornalistica, anche quando riprendono lo scritto di un’inchiesta. Questa rappresentazione in prima pagina di un giornale ne da l’idea: “Violenze sessuali, percosse, sputi, insulti, ACCANIMENTO ANIMALESCO da parte di un BRANCO di quattro uomini contro una studentessa SOLA”.
Insomma, poca cura alla forma scritta, ma soprattutto alle parole utilizzate. I giornali, le riviste e l’informazione in generale, dovrebbero aggiornare i lettori sulle notizie, sui fatti accaduti, con una forma scritta lineare, corretta, in effetti la “missione” di chi scrive; “giornalisti?”, redattori, dovrebbe essere quella di esempio per chi legge, così si aizza il lettore prima che venga accertata la verità. Ciò non toglie che ciascuno possa esprimere il proprio parere, ma ce modo e modo di farlo.
LE PAROLE HANNO UN PESO.
 
L’esempio che segue, tratto dal film “Sbatti il mostro in prima pagina”, ne da l’idea, seppure estremizzata.
 

 

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