Gli analisti di Dataforce indicano un mercato dell’auto 2020 in leggera contrazione a 1.840.000 automobili. Le immatricolazioni alle flotte aziendali acquistate in proprietà e leasing potrebbero attestarsi su livelli più bassi rispetto al 2019 con un calo intorno al 5%. Continuerà, invece, l’aumento del gradimento per la formula del noleggio a lungo termine (NLT), con un significativo aumento dal 14,5% al 15,2%. Se è probabile che il 2020 rappresenti una buona annata per questo comparto, la previsione di Dataforce è ancora più ottimistica per i due anni seguenti. Il noleggio a breve termine, che quest’anno chiuderà in attivo, dovrebbe raffreddarsi un po’ nel 2020. Dataforce prevede un volume di immatricolazioni inferiore: al di sotto delle 160.000 unità (MS 8,7%), con una contrazione di circa 17.000 nuove targhe rispetto alle 177.000 che si dovrebbero consuntivare a fine dicembre (quota di mercato 9,3%).
In ulteriore flessione, come già avvenuto quest’anno, le auto-immatricolazioni dei concessionari e delle case automobilistiche: circa 238.000 dovrebbero essere le immatricolazioni di questo canale, a fronte delle 252.000 del 2019, con una market share sostanzialmente stabile al 13%. Occorre considerare che nel 2018 le auto-immatricolazioni raggiunsero un livello record di 300.000 unità.
Come si accennava in precedenza, previsioni decisamente migliori per il 2021 e 2022 per il canale del noleggio a lungo termine: secondo le stime di Dataforce l’auto in affitto di lungo periodo potrebbe sfiorare le 300.000 targhe tra due anni e raggiungere le 315.000 nel 2022.
Andamento altalenante per i privati: in discesa fino a 1.060.000 nel 2021, in ripresa fino a 1.080.000 nell’anno seguente. La contrazione degli acquisti automobilistici delle famiglie italiane porterà, come conseguenza logica, un ritorno alla crescita delle auto-immatricolazioni nel 2021, e poi a una discesa l’anno seguente, quando le immatricolazioni ai privati torneranno a salire.
Questa fotografia del mercato, però, non è completa senza un accenno alle importazioni parallele. Le auto nuove che provengono da altri mercati senza essere distribuite dai canali ufficiali sono in costante aumento: quest’anno supereranno le 190.000 unità, con una crescita di quasi 30 punti percentuali, nel 2020 infrangeranno la barriera delle 200.000, con un identico risultato nel 2021 e un leggero calo, a quota 190.000, nel 2022. Se quest’anno le “parallele” sfioreranno il 10% del mercato, nei prossimi 2 anni raggiungeranno il 12% delle vendite complessive.
Sul versante italiano, Fiat manterrà la leadership anche nel prossimo triennio, ma con una erosione di quota nel 2020, che dovrebbe scendere dagli attuali 15,1 punti al 14,7% del 2020, con un leggero incremento nel 2021 (14,8) e una flessione più accentuata nel 2022 (12,8% di MS).
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