I media in generale hanno riportato la notizia, ma quasi nessuno ha valutato le conseguenze del provvedimento governativo in modo critico. Molti hanno evidenziato solo quali sono i vantaggi economici ottenibili dai consumatori nel DL che prevede l’uniformità alla classe di merito più bassa nell’RCA per i veicoli all’interno di un nucleo famigliare, compreso i ciclomotori. Noi da subito siamo stati critici ben comprendendo che tale meccanismo non solo era in netto contrasto con il sistema assicurativo della RCA obbligatoria, che prevede valutazioni tariffarie in funzione del rischio di sinistrosità, ma elimina anche il meccanismo della penalizzazione per chi è più incline a provocare incidenti, quindi, una sorta di riduzione dell’attenzione e di conseguenza sulla sicurezza.
Se tutto questo è stato fatto dal legislatore per far diminuire i costi dell’RCA e favorire i consumatori, forse sarebbe meglio che prima di votare il provvedimento ci si informasse meglio. Basta fare due conti per vedere che se i costi medi dei risarcimenti dei sinistri non diminuiscono (sono invece in aumento) e le tariffe forzosamente sono imposte al ribasso per certe situazioni famigliari, alla fine i maggiori costi graveranno su tanti altri o – quanto meno – saranno spalmati su tutti.
Provare per credere, verrebbe voglia di dire, se non che vale a poco l’affermazione: “ve l’avevo detto!”, quando alla fine chi paga siamo sempre noi.
Anche l’ANIA ha preso posizione, mettendo al corrente il Governo dei rischi che ci potrebbero essere dall’approvazione di questa norma.
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