Daimler, Volkswagen, Psa, Renault, Fca, Ford, Nissan, Scania, hanno deciso di fermare le fabbriche in Europa e in Africa del Sud, sino al 19 aprile, come conseguenza del coronavirus.Ma anche in America, dopo una trattativa con il sindacato Uaw, le 3 big di Detroit, Gm, Ford e Fca, hanno annunciato la chiusura temporanea (per 11 giorni) delle fabbriche. Lamborghini è stata la prima società, nel nostro Paese, a scegliere la chiusura, seguita da Ferrari e da Fca.
Era inevitabile la chiusura della produzione tenuto conto del calo di vendite registrato nell’ultimo periodo e della sicurezza necessaria al personale. Quello che preoccupa, – però – è il cambiamento di strategie che alcune società possono mettere in atto nel futuro con un rallentamento dei programmi relativi alla tecnologia e in particolare per la mobilità elettrica. E’ evidente che il perdurare della pandemia, sopratutto in Europa, condizionerà non poco la ripresa e lo sviluppo dei programmi già scadenzati e finanziati. Tutto ciò trascina inevitabilmente anche tutta la filiera produttiva dell’auto.
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