Stellantis rilancia
Se son rose fioriranno, vien da dire stando alle dichiarazioni di Jean Philippe Imparato, responsabile Enlarged Europe e delegato per il gruppo a seguire il tavolo al Mimit, che ha dichiarato. «Stellantis considera l’Italia come un punto chiave per il suo sviluppo. Lunedì prossimo darò un piano industriale per ogni singola fabbrica, per dare una risposta al ministro Urso ed essere chiaro sugli impegni del gruppo».
Parole chiare e pesanti di impegni che saranno presi e ha continuato. « L’Italia diventerà il secondo mercato europeo se guardiamo a stabilimenti e produzione nel 2029, Stellantis non chiuderà nessuno stabilimento perché ognuno ha un piano prodotti chiaro».
Impegni chiari sull’Italia
Su queste parole Imparato ha chiarito gli impegni di Stellantis precisando «lo faremo vedere a tutti la prossima settimana», e continua. «Come Stellantis stiamo lanciando 14 modelli elettrici e ibridi per affrontare la concorrenza cinese. È dura, abbiamo bisogno di supporto, ma la strada è questa e va affrontata insieme (Italia ed Europa – Ndr). – Ed ha proseguito. – Non molliamo Mirafiori e non molliamo Torino, che abbiamo scelto come punto di riferimento per l’Europa di Pro-One, la divisione dei veicoli commerciali dell’intero gruppo».
Componentisti
Parole chiare e impegni precisi, ma su questa linea c’eravamo abituati agli impegni di Tavares e mai andati a buon fine. Adesso alle parole occorrono fatti concreti, immediati per la produzione automobilistica italiana. Le affermazioni di Imparato, non si fermano qui, parla anche di componentistica e di una possibile alleanza con alcuni fornitori chiave per «trasformare questa transizione verso l’elettrico da incubo a opportunità».
Conclusioni
La mossa di Stellantis pare imboccare la buona strada, senza dimenticare che il calo drammatico del mercato dell’auto ha colpito in pieno, oltre che quello tedesco, anche Stellantis. Adesso aspettiamo l’incontro che avverrà al Mimit fra qualche giorno, prima di commentare positivamente le “intenzioni”.